Nell'incontro del 3 marzo 2025 presso il salone Federico nella sede del Sunia in Napoli, presente il segretario provinciale è nº 20 aderenti al Coordinamento inquilini di cui 5 rappresentati, in estrema sintesi i lavori si sono svolti argomentando in questa successione:
- il SUNIA si sta rapportando con la rappresentanza delle istituzioni, informandole circa la condizione precaria di rapporto con l'Ente locatore degli immobili abitati ed ha trasmesso loro le risultanze del censimento da noi effettuato in ordine alla tipologia anagrafica, numerica, reddituale, residenza temporale e stato di benessere fisico e sociale complessivo dei nuclei familiari residenti;
- il SUNIA ha in corso un confronto interagendo con altre realtà locali, nello specifico la città di Roma circa le dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico;
- il SUNIA, da elementi di giudizio ufficiosi rilevati in sede istituzionale, si è dichiarato ottimista circa la conservazione locativa degli appartamenti occupati, in particolar modo di quelli abitati da nuclei familiari con all'interno ultra65enni;
- che senza alcuna disposizione del giudice di legge, nulla è da temere;
- ha verificato che allo stato attuale l'andamento delle dismissioni, nel complesso, ha subito un fermo significativo che lascia ben sperare circa i futuri sviluppi;
- alla necessità di regolarizzare con l'Ente il rapporto precario di locazione che si protrae da troppi anni depauperando dei diritti il conduttore, il SUNIA ha valutato che allo stato attuale, meglio non smuovere le acque ed attendere eventuali nuove iniziative della controparte;
- rilevando infine la partecipazione in presenza di un numero esiguo di persone, il SUNIA ha espresso la sua perplessità circa la forza d'urto disponibile, da mettere in campo nel caso di un confronto più duro con la controparte.
Dal dibattito seppur breve, si sono confrontate due correnti di pensiero:
- la prima, sposata anche dal SUNIA, prevede che è consigliabile restare in una posizione di attesa sfruttando le opportunità sino ad oggi concesse, ovviando a rivendicazioni che possano agitare le acque. Resta però un imperativo: tenersi pronti a prendere le contromisure richieste dagli eventi;
- la seconda, quella di difendere ed affermare i diritti costituzionali e civili vigenti nonchè, maturati nei lunghi anni di abitazione degli alloggi, senza sconto alcuno che riguardi la dignità degli occupanti. Un tema questo che richiede la partecipazione attiva di tutti.
Esprimete il vostro pensiero, grazie!
Lascia un commento