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- Basta all’ingiustizia sociale
- Basta alle emergenze sistematiche
- Basta all’arroganza, al disprezzo ed alla prevaricazione delle istituzioni
- Basta al liberismo economico sfrenato
Questi alcuni degli slogan fatti propri da un nutrito gruppo di inquilini di lunga data dell’edificio di Piazza delle Medaglie d’Oro nº 35 in Napoli.
Definibili storici per il periodo di residenza in loco, provati dalle ingiuste regole modificate in corso d’opera e dalla mancanza di trasparenza riguardante le dismissioni degli alloggi in locazione di proprietà INPS, hanno deciso, unendo le forze, di avviare un confronto politico-sociale con le istituzioni responsabili di avere stravolto la vita di famiglie, determinando all'interno di esse uno scompenso di equilibri già precari.
La presenza nel nucleo familiare di componenti ultra65enni, di soggetti fragili bisognosi di assistenza, di titolari di reddito basso, non permette l’acquisto o l’usufrutto della proprietà.
La nostra iniziativa, si ispira a valori culturalmente diffusi e diritti costituzionalmente orientati, quelli della giustizia sociale che ha per criterio di misura, la dignità ed il benessere dei cittadini.
Evitare che tale principio venga sostituito dal concetto di giustizia del mercato, costituisce obiettivo primario.
Di tali valori il diritto ad abitare definito nell’art. 1022 del Codice civile è preponderante ed è finalizzato ad evitare un forte disagio ed emarginazione dal contesto sociale.
Unendo le forze, con il supporto e supervisione del SUNIA, abbiamo individuato gli obiettivi che seguono:
- Il ricalcolo e revisione del prezzo di vendita degli appartamenti, riportandolo ai valori stimati di partenza da parte dell’Agenzia del Territorio ed applicazione scontistica
- Ai sensi ed in applicazione della legge sull’autonomia differenziata, il trasferimento del patrimonio immobiliare a reddito degli Enti Pubblici ad un fondo immobiliare ad indirizzo sociale gestito dalle istituzioni locali pubbliche
- La garanzia di una continuità della locazione per i nuclei familiari aventi diritto, con la presenza di ultra65enni, soggetti riconosciuti invalidi, famiglie a reddito basso, con la sottoscrizione di un nuovo contratto ai prezzi di mercato, apportando correttivi in miglioramento sulla base del numero di anni di residenza ed interventi di ristrutturazione effettuati all’interno degli appartamenti, regolarmente autorizzati e documentati anche relativamente ai costi affrontati, al netto dei contributi statali
- Riadattamento dei prezzi, in linea con il contesto economico e monetario effettivo
Chiediamo pertanto di allineare il “valore casa” inteso come bene comune, al pensiero europeo.
Prendiamo a riferimento e guida le parole di papa Francesco che così si pronunciò in una lettera rivolta alle istituzioni, in occasione del 50º anniversario della presenza della Santa Sede come Osservatore Permanente al Consiglio d’Europa:
“...sogno allora un’Europa amica della persona e delle persone, una terra in cui la dignità di ognuno sia rispettata, in cui la persona sia un valore in sé e non l’oggetto di un calcolo economico o un bene di commercio”
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